FLAME OF HOPE – marzo/aprile 2010
 Pubblicato il 15 aprile 2010 

 

LETTERA DI Sr. ANN FRANCESCA DA FLAME OF HOPE – MARZO / APRILE 2010 (Tradotta dall’inglese)

Amici cari,

quando fratello Abraham mi disse che stava per scrivere una lettera su di noi, ho accolto la notizia con gioia.

Credetemi, per me e’ piu’ facile scavare l’intero giardino ( e ricordatevi, abbiamo un grande giardino), piuttosto che scrivere qualcosa di razionale.

Comunque ho dimenticato che sebbene Fratello Abraham conosca un pochino di noi, non ci conosce completamente, e di sicuro non ha ricordi della nostra situazione. E quindi:

1- Cominciamo con le cose piu’ terra terra ma, come dice un proverbio polacco, “al cuore attraverso lo stomaco”. La foto dovrebbe dire tutto: il lavoro duro, e la gioia del raccolto.

2- L’ultimo Natale avemmo la visita di due dei nostri amici: Simonetta e Giovanna. Furono gentili a pensare di condividere la gioia del Natale con noi. Simonetta porto’ dei regali per noi, tra cui sciarpe e berretti di lana fatti da lei, e il REGALO di tutti i regali sono stati i piumini ( di calde penne d’oca).

3- Quindi c’è stata un’improvvisa visita di Nora, suo marito e il loro amico fratello Eamonn, soltanto un’ora, ma purtuttavia molto affettuosa. Dona non ebbe tempo di venir fuori dal suo dormiveglia, guardando fissamente Nora, con un’espressione addormentata, e loro se ne erano gia’ andati.

4- Le penne d’oca erano ancora calde dopo la partenza di Simonetta e Giovanna, quando comparve l’altra amica, Mariuccia. Questa volta Mariuccia pote’ dedicarci una settimana intera, un tempo sufficiente per fare la pizza ed altri piatti prelibati. Avremmo voluto trattenerla per ancora piu’ tempo, (soprattutto in cucina) ma anche una settimana e’ stato un regalo. L’ultimo suo giorno fu raggiunta da due sue ( e nostre) amiche, Anna e Barbara, che portarono degli speciali computers per la nostra scuola, e cio’ fece una differenza, che non mi sarei mai aspettata.

Qui di seguito le parole di fratello Abraham, prese dalla sua lettera mensile e dall’articolo che lui scrive sul “Messanger”. ( Una piccola pausa per me).

“ Noi viviamo in un mondo di miracoli, che e’ dove Dio vuole che viviamo. Ma dobbiamo dare credito, dove credito e’ dovuto. E’ solo perchè abbiamo un Padre affettuoso, il Creatore di tutte le cose, che ci ama come suoi figli cosi’ tanto, che ci da la capacita’ di essere i suoi co-creatori….” 

 

 

“ C’è una piccola bimba di nome Aisha in casa loro ( da Sr.Ann). E’ una spastica grave. Non puo’ stare in piedi, ne’ camminare. Non ha quasi controllo delle sue mani, ed ha un occhio strabico. E’ straordinariamente intelligente. Non potendo esprimere i suoi pensieri o sentimenti, era frustrata come Helen Keller. Poi un’amica italiana diede a suor Ann un computer progettato per bambini spastici. La prima frase Aisha digito’ fu: Il mio nome e’ Sabrina Maria! Alla fine pote’ dire al mondo chi era! Quando il dott. Alessandro durante una sua visita si complimento’ con lei per i suoi miglioramenti, la fece fremere di gioia dalla testa ai piedi.”

 

“ Hanno anche un ragazzo di 6 anni, Akash. Mi procuro’ uno dei momenti piu’ dolorosi della mia vita. Stavo visitando i ragazzi durante il Natale. Stavano cantando una canzone movimentata, che richiedeva un bel po’ di battute di mani. Akash stava li’ vicino guardandoli in silenzio. Non ha mani con cui applaudire! Non ha nulla la’ dove dovrebbe esserci la sua mano sinistra; e solo un corto arto di una quindicina di centimetri dove dovrebbe esserci il suo braccio destro. Alla fine di questo, c’è l’inizio di una mano, con un piccolo dito curvato, ma senza giunture. Una delle bambine noto’ durante la canzone l’espressione triste sulla faccia di Akash. Appena la canzone termino’, gli corse vicino e lo abbraccio’ finche’ lui sorrise con uno dei suoi sorrisi da vincitore! Le menti o gli arti di questi bambini possono non funzionare come dovrebbero, ma i loro cuori sono funzionanti con l’amore, che dovrebbe far vergognare molti di noi!

Akash e Aisha sono i bimbi piu’ intelligenti del gruppo. Akash puo’ parlare ed ha imparato a scrivere con il suo piede sinistro. Ma ora ha anche un computer speciale, che rendera’ ancora piu’ facile di molto per lui scrivere. Chi lo sa? Magari un Tennyson o un Dickens si stanno nascondendo dietro quel suo sorriso!

E’ difficile far capire quanto contenti siano questi due piccoli bimbi. Veramente! “

6- Per ultimo, a coronazione dei risultati, avemmo la visita di Alessandro, Francesco , Teresa, Antonio e sua moglie Lorendina. I ragazzini presentarono un breve programma, ma io penso che sia ancora vivo nella loro memoria. E sicuramente la performance magica di Alessandro non potra’ mai lasciare le menti dei bimbi.

 

Ho voluto relazionare su tutte le visite, perchè non sono solo un “happening” nel nostro villaggio (anche se lo e’ di per se’). Per noi e’ molto importante vedere coloro che ci danno supporto. Non vorrei comunque dilungarmi. E’ cosi’ ovvio che senza il vostro aiuto noi non potremmo aiutare molto. Ci prendiamo tutto il merito e per essere onesti abbiamo bisogno di stima, ma lasciatemi dire che il vostro contributo vi rende genuinamente ( e meritatamente) contenti del fatto che il nostro lavoro e’ realmente il NOSTRO -voi e noi insieme. Non dovremmo dividerlo.

 

Ho dimenticato qualcuno?

“Tutti i regali vengono da Dio “ ed e’ lui che ha messo l’amore nei nostri cuori, e ci rende capaci di condividerlo con gli altri, specialmente con quelli che piu’ ne hanno bisogno. I poveri. Quindi qui io dovrei mettere una foto di Dio! Dovrei essere in difficolta’? Per nulla. La foto “conduce” alla persona ( e DIO e’ una PERSONA ).

Siamo ancora in Quaresima, quando contempliamo in modo speciale Dio sofferente ed il prezzo che ha pagato per redimerci. Mentre e’ corretto ricordare le sofferenze che Gesu’ pati’ 2000 anni fa, dobbiamo anche ricordare che Egli sta soffrendo ora, nei poveri. Gesu’ attraverso il povero sta pagando il prezzo per i peccati del mondo di oggi, che causano la sofferenza di milioni. Quindi in qualunque modo noi riduciamo le sofferenze dei poveri, come per esempio nel caso dei nostri bimbi, alleggeriamo la SUA sofferenza presente, e gli permettiamo di risorgere dalla loro miseria nella gioia. E’ tutto mischiato insieme. “ Io sono stato affamato, assetato, spogliato, sofferente, imprigionato “ ( Dio che si identifica con i poveri). Che privilegio per noi essere al servizio del Dio sofferente!

Poi viene la nostra parte, per aiutare i poveri dobbiamo, in qualche modo, morire dentro. A volte possiamo portare incredibili cambiamenti nella vita di un povero, come per Aisha, e Roma; qualche volta possiamo giusto stare con loro, nel loro mondo apparentemente isolato, come nel caso di Nikita e Mingma, aiutandoli in tutti i loro bisogni, amandoli per quello che sono – amati da Dio.

Alla fine per tutti noi ci sara’ una corona di gloria – noi tutti risorgeremo a vita nuova. Sono sicura che voi avvertite nella vostra vita, come noi nella nostra, che quando aiutiamo il bisognoso, sacrificando qualcosa della nostra vita, non e’ solo il povero che ne trae beneficio, gioia sua. Porta una “vita nuova” a tutti noi.

 

 

I migliori auguri di una Pasqua felice.